Pavimento in legno in cucina? Assolutamente sì

Da considerare sdoganato il tabù che da anni persiste e insiste nel concepire l’ambiente più operativo di casa anche il più a rischio – il pavimento in legno in cucina si può mettere.

Open space piccoli o grandi non importa, la cucina è ormai un tutt’uno con il resto della casa e l’abitare contemporaneo l’ha resa protagonista, meritatamente, di uno spazio ritrovato e non più rinchiuso in piccoli ambiente a sé, perché è globale la riscoperta del valore del cibo e della convivialità che da esso scaturisce. 

Alcuni legni sono più adatti di altri.
Macchie, oggetti appuntiti, umidità, usura al calpestio e fonti di calore sono solo alcuni dei fattori che possono stressare il pavimento della cucina. Ecco che, come sempre, madre natura ci viene in soccorso e ci mette a disposizione essenze caratterizzate da un’elevata durevolezza oltre alla grande stabilità se a contatto con l’umidità come: come il Rovere o il Teak.

Anche il trattamento di superficie conta.
Individuare l’essenza più adatta e accompagnarla con trattamenti di superficie performanti come l’oliatura, è la migliore garanzia nel tempo. Il pavimento in legno in cucina nutrito con diversi strati di sostanze vegetali e minerali è resistente ai liquidi e facile da pulire. Le essenze 100% naturali saturano i pori del legno, lasciandolo comunque libero di respirare, assicurando impermeabilità e durata.

Esteticamente zero rinunce
I vantaggi di avere un pavimento in legno in cucina sono principalmente estetici: si tratta di un pavimento confortevole, elegante, caldo, perfetto per ogni stile, dalla cucina rustica alla classica elegante, dalla moderna minimal all’attualissima in perfetto stile urban.

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